La prima battaglia del Risorgimento italiano

3 maggio 1815

Il re di Napoli Gioacchino Murat, durante i Cento giorni di Napoleone, dichiara guerra all’Impero austriaco per impedire il tentativo di restaurazione dei Borbone sul trono napoletano e, allo stesso tempo, per sostenere l’Imperatore francese. L’esercito di Gioacchino Murat, che si propose come campione dell’indipendenza italiana è sconfitto a Tolentino(Mc) dalle truppe austriache. Dopo la sconfitta di Murat, il 7 maggio, l’Austria restituisce allo Stato pontificio i territori del centro Italia occupati dai soldati di Murat. Con la Convenzione di Casalanza, Austria e Inghilterra vietano a Ferdinando IV di Borbone di licenziare i funzionari e i militari murattiani. Truppe austriache col principe Leopoldo di Borbone entrano a Napoli, mentre da Messina Ferdinando IV di Borbone si appella ai popoli del Regno di Napoli perché il suo ritorno sul trono avvenga in maniera pacifica. Ferdinando IV di Borbone, inoltre, emana un proclama dove rassicura i suoi sudditi che nessuno di loro sarà inquisito per le sue opinioni politiche e che verrà garantito il diritto di ogni napoletano a mantenere gli impieghi civili, i gradi e gli onori conseguiti sotto Murat. Gioacchino Murat lascia il Regno di Napoli e trova riparo in Francia. Si conclude in questo modo, la battaglia di Tolentino considerata la prima battaglia del Risorgimento italiano.