1849-1862

1850 – 1859
Dieci anni durante i quali il regno di Sardegna, con Cavour presidente del consiglio, laicizza le istituzioni e, attraverso una accorta politica liberista – agricoltura, trasporti, commercio, finanza – favorisce lo sviluppo economico del Paese.

Larghi settori del movimento patriottico, complici anche le sconfitte mazziniane (Belfiore, 1853; Sapri, 1857), si avvicinano al Piemonte, che, con la partecipazione alla guerra di Crimea,(1855 – 1856), rompe l’isolamento internazionale, pone il problema dell’indipendenza italiana e tesse nuove alleanze con fFancia e Inghilterra.

1859 – 1862
I successi franco piemontesi nella II guerra d’indipendenza (1859) innescano un processo irresistibile che, passando attraverso l’iniziativa democratica (spedizione dei mille, 1860), conduce all’unità della nazione italiana.

Uno stato sovrano, giuridicamente indipendente e libero da ogni presenza straniera sul proprio territorio. Ma né piccoli, né pochi – e alcuni del tutto inediti – i problemi a cui dare risposta: una finanza pubblica da restaurare e un apparato statale da costruire; la questione meridionale e la questione sociale. Un pesante contenzioso tra il giovanissimo stato e la chiesa di Roma.

La tragica vicenda dell’Aspromonte (1862) e le polemiche che seguirono rappresentano il segnale di una comunità nazionale inquieta, scontenta,in cui si allarga la divisione tra “paese legale” e “paese reale”.

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