1863-1882

Anni Difficili
Torino. 18 Febbraio 1861. Inaugurazione del primo parlamento dell’Italia unita.

Erano trascorsi quarant’anni dagli aurorali moti carbonari e costituzionali del 1820-21 e due generazioni di italiani avevano sperato e lottato per la realizzazione di questo storico obiettivo.

Le difficoltà iniziano proprio adesso, perché enormi sono i problemi da risolvere: una unificazione territoriale da completare (Roma e Venezia); il sud del paese funestato da una guerra interna sociale e politica, segnale inquietante di una più larga e profonda “questione meridionale” destinata a emergere in tutta la sua gravità e ampiezza solo alcuni anni più tardi e a pesare sulla storia italiana sino ai nostri giorni; una unificazione da costruire tanto nelle istituzioni, nell’amministrazione dello stato, nelle strutture economiche, quanto nel senso di appartenenza degli italiani che mai, prima di allora, avevano avuto una patria comune.

Grave, poi, si presenta il contrasto tra la chiesa di Roma, irrigidita nel rifiuto intransigente del mondo moderno e il giovane stato italiano che a quel mondo intendeva appartenere.

Dal 1861 al 1876 i governi espressione della destra, ovvero dei settori moderati dello schieramento politico, tentano di offrire risposte a questi drammatici problemi, nel segno di una tenace e determinata volontà di “fare l’Italia e gli italiani”.

Non si può, però, tacere l’esclusione da ogni diritto politico delle masse popolari, la loro spaventosa miseria, i sacrifici loro imposti da una indiscriminata politica fiscale.

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