Umberto I re d'Italia

9 gennaio 1878

Alla morte del padre Vittorio Emanuele II di Savoia, sale sul trono del Regno d’Italia Umberto I: vi resterà fino al 29 luglio 1900, quando l’anarchico Gaetano Bresci lo ucciderà in un attentato colpendolo con vari colpi di rivoltella.

Si conquistò da subito il soprannome di  “Re buono”, intervenendo di persona a Napoli per debellare l’epidemia di colera del 1884 e per l’abolizione della pena di morte con la promulgazione del Codice Zanardelli. Allo stesso tempo gli anarchici lo ribattezzarono “Re Mitraglia” per il suo conservatorismo e, in particolare, per aver concesso un’onoreficenza al generale Bava Beccaris dopo che ebbe represso nel sangue le manifestazioni divampate a Milano nel maggio 1898.