La Collezione
In questa sezione sono riportate le opere presenti presso il museo del Risorgimento di Lucca
In questa sezione sono riportate le opere presenti presso il museo del Risorgimento di Lucca
Oleografica su carta 17 maggio 1897 Domokos regione Greca della Tessaglia: i garibaldini a fianco del popolo Greco. Nel corso della guerra Greco – Turca, l’esercito ellenico subisce una dura sconfitta solo in parte riscattata dal valore dei volontari italiani in camicia rossa accorsi a fianco del popolo greco. Un esempio significativo dell’internazionalismo garibaldino per la libertà dei popoli.
Bando per le onoranze funebri a seguito della morte di Garibaldi. Insieme al bando sono altresì esposte una cornice reliquiario di legno dorato contenente un ramoscello dell'albero di pino che ombreggia la tomba di Garibaldi a Caprera, donato dalla figlia Clelia (corredato da cartiglio con dedica autografa), ed un frammento di granito della tomba di Garibaldi con biglietto autografo di Clelia Garibaldi. “Ma un giorno improvvisa, non creduta quasi, come...
Olio su tavola Il quadro, di autore ignoto, riproduce un famoso dipinto di Silvestro Lega (1826 – 1895) Mazzini morente, priva di retorica l’immagine lo raffigura sul letto di morte, avvenuta a Pisa il 10 marzo 1872. Avvolge le spalle del Genovese agonizzante la coperta che era stato di Carlo Cattaneo. Nella città toscana Giuseppe Mazzini (Genova 1805 – Pisa 1872), rientrato clandestinamente in Italia dopo il suo ultimo arresto...
Il film sulla presa di Roma fu il primo lungometraggio a soggetto nella storia del cinema italiano, La presa di Roma, del 1905, che ha come regista e produttore Filoteo Alberini (1867 -1937), pioniere della cinematografia nazionale. Il film, proiettato a Roma il 20 settembre 1905 su un grande schermo disposto davanti alla Breccia di Porta Pia alla presenza di decine di migliaia di spettatori accorsi da tutta Italia, si...
Tipologia incisione La battaglia di Mentana fu combattuta tra circa 5000 volontari, guidati da Garibaldi, e 11.000 franco-pontifici. Entrato nello Stato della Chiesa, il Generale costrinse alla resa il presidio di Monterotondo (25 X 1867), ma fallì nel frattempo la sollevazione di Roma. Garibaldi, informato di un contingente francese sbarcato a Civitavecchia, attaccò le truppe pontificie. La battaglia volgeva in favore delle camicie rosse, quando intervennero due reggimenti francesi armati...
Inv. 324 21x27 cm Lettera, Inchiostro su carta Alfredo Cappellini (1828 – 1866), Livornese, frequenta la Scuola di Marina Sarda a Genova. E' stato guardiamarina nel 1848, nel 1855 è impegnato nella guerra di Crimea. Capitano di fregata, partecipa al’assedio di Gaeta e nel 1866 è comandante della pirocorvetta Palestro. È l’anno della III guerra d’indipendenza. La sconfitta di Custoza macchia il prestigio del giovane Stato Italiano. Occorre un successo...
Litografia I fratelli livornesi Andrea (1819 - 1887) e Jacopo Sgarallino (1823 – 1879) rappresentano due figure esemplari di popolani che furono con Garibaldi e con la causa Italiana. Andrea combatté a Montanara nel 1848, e l’anno successivo partecipò alla sfortunata difesa di Livorno. Nel 1860 raggiunse Garibaldi a Milazzo. Ferito a Caserta, fu decorato di medaglia d’argento. Nel 1866 partecipò alle operazioni della terza guerra d’indipendenza. In casa Sgarallino,...
In. 685 Litografia Francesco Nullo (1826 - 1863), nato a Bergamo da una famiglia appartenente alla agiata borghesia degli affari, prese parte nel 1848 alle Cinque giornate di Milano e l’anno dopo partecipò alla difesa della Repubblica Romana. Nel 1859 combatté a Varese e a San Fermo. La spedizione in Sicilia lo vide protagonista di diversi atti di valore: nonostante fosse stato ferito a Calatafimi, fu Nullo a piantare il...
Inv. 741 Litografia Giacomo Medici del Vascello (1817- 1882), guidò con Garibaldi la campagna dei volontari nel ‘48. A Roma nel 1849 fu alla testa della Legione Medici che nel mese di giugno si distinse nella difesa di Villa del Vascello. Nella II Guerra d’Indipendenza, al seguito di Garibaldi, combatté a Varese, San Fermo e in Valtellina. Nel luglio 1860 guidò una seconda spedizione garibaldina in Sicilia forte di oltre...
Incisione Nel corso dello scontro sull’Aspromonte,(29 agosto 1862), Giuseppe Garibaldi riportò due ferite da colpi di fucile: la prima, superficiale, alla coscia sinistra; l’altra, più grave, al collo del piede destro. Per Garibaldi iniziò un calvario che doveva durare oltre un anno. Al suo capezzale, prima a La Spezia e poi a Pisa, si alternarono i più illustri chirurghi italiani ed europei, ma fu il dottor Ferdinando Palasciano, medico napoletano,...