Antonio Mazzarosa
(Lucca, 29 IX 1780 – Ivi, 27 V 1861). Nasce ricco e nobile, figlio di Giovan Battista Mansi e Maria Caterina Massoni. Perso il padre in tenera età fu adottato nel 1800 dall’aristocratico Francesco Mazzarosa, suo parente, che lo nominò suo erede e gli mutò il cognome. Nel 1801 sposò Marianna Orsucci, di nobile famiglia e da quel momento si dedicò alla famiglia e al governo delle sue importanti proprietà immobiliari, attività che non gli impedì di rivestire numerosi incarichi pubblici in collaborazione con Carlo Ludovico di Borbone nell’amministrazione del ducato di Lucca. Nel 1825 fu ministro della Pubblica Istruzione e nel 1835 membro del Consiglio di Stato, organismo di cui divenne presidente, incarico che lasciò nel 1847, quando, cauto riformista, favorì la concessione dello Statuto, della Guardia civica, della libertà di stampa e per questo emtrò in rotta di collisione col Borbone lucchese. In seguito alla rinuncia e alla cessione del piccolo ducato a Leopoldo II di Toscana collaborò col granduca pur mantenendo una posizione piuttosto appartata. Dopo l’unità d’Italia fu eletto senatore del Regno, ma morì poche settimane dopo la sua proclamazione.
Promosse il rinnovamento della scuola, della politica urbanistica, dell’agricoltura. Favorì l’stituzione della locale Cassa di Risparmio e la costruzione della strada ferrata Lucca-Pisa. Autore di numerose opere di carattere storico, economico, giuridico, religioso, artistico fu sempre prudentemente aperto al nuovo e costantemente legato ai destini della sua piccola patria di origine.